Vorrebbe lasciarlo ma non trova il coraggio: “Ci abbiamo riprovato, ma io sono al limite”

La storia di una donna che vorrebbe lasciare il suo compagno di vita, ma non trova il coraggio di farlo: “Ci abbiamo riprovato, ma io sono al limite”

voglio lasciare mio marito
Storie di cuore: il caso di Anna (Adobe Stock) – GRAZIAMAGAZINE.IT

Quante volte ci capita di immedesimarci in storie raccontate dai nostri amici, o addirittura dai film di fronte ai quali ci addormentiamo la sera, inconsapevoli degli insegnamenti preziosi che potrebbero fornirci? Ebbene, quest’oggi vorremmo partire proprio da una narrazione anonima comparsa all’interno della pagina Instagram Storie di donne.

L’account in questione, nello specifico, raccoglie le testimonianze silenziose di centinaia di figure femminili che, non sapendo con chi sfogare le rispettive problematiche di cuore, decidono di affidarle al silenzioso pubblico dei social network, nella speranza che un suggerimento, un consiglio o un’illuminazione possano svoltare le loro esistenze.

Non sapendo quale sia il nome della nostra protagonista, abbiamo deciso di affibbiarle quello fittizio di Anna. Come da lei stessa raccontato, Anna ha intrapreso il percorso di vita inculcatole dalla sua compagine familiare, senza mai dubitare che quella potesse essere la sua reale aspirazione.

Fidanzatasi a 18 anni e sposatasi all’incirca 10 anni dopo, Anna ha tentato fin da subito di avere un figlio con suo marito. Una scelta del genere, d’altra parte, le pareva essere la normale prosecuzione del cammino di vita imboccato. Non avrebbe mai immaginato, tuttavia, quali difficoltà il destino avesse in serbo per lei, e quanto quest’ultime avrebbero messo a repentaglio tutte le sue sicurezze.

La storia di Anna commuove il web: “Ci abbiamo riprovato più volte, ma io sono al limite”

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Anna decide di avere un figlio (Adobe Stock) – GRAZIAMAGAZINE.IT

Grazie alla pagina Instagram Storie di donne apprendiamo quotidianamente narrazioni e vicende in grado di lasciarci senza parole. È il racconto dell’utente anonima Anna – alla quale abbiamo scelto di attribuire questo nome – ad illuminarci a proposito delle difficoltà insite nel rapporto di coppia, ma anche in una vita che si ritiene di aver scelto autonomamente, e sulla quale, in realtà, non ci si è mai soffermati a riflettere abbastanza.

Come accennato, all’età di 28 anni Anna ha incominciato a tentare di avere un figlio assieme a suo marito. La diagnosi di infertilità, tuttavia, ha iniziato a porre i primi ostacoli sul cammino della nostra protagonista. Ma la volontà di diventare mamma, come svelato da Anna nella sua lettera anonima, era fin troppo forte per non essere inseguita.

Dopo 4 ovodonazioni fallite, al quinto tentativo arriva la nostra bambina” ha spiegato la protagonista, per la quale la gioia della maternità, purtroppo, sarebbe stata oscurata da una drammatica, scioccante scoperta. Con il padre della bambina, dal momento del parto in avanti, sarebbero iniziate liti ed incomprensioni che li avrebbero portati ad allontanarsi sempre di più.

Per Anna, che ha sempre creduto nella forza del matrimonio e nell’unione coniugale, scoprire di non essere più in sintonia con suo marito è stata una vera e propria doccia fredda. Nonostante le relazioni al capolinea non cessino di mandare segnali allarmanti, la nostra protagonista ha spiegato di averle tentate tutte pur di ricucire gli strappi col papà di sua figlia.

Ora sono una donna stanca” – prosegue Anna nel suo lungo sfogo, consegnato alle pagine social di Storie di donne – “Ci abbiamo riprovato più volte a ritrovarci, ma io sono al limite“. Probabilmente, pur di inseguire quel modello di famiglia che ha sempre ritenuto come il più adatto alle sue corde, la nostra protagonista ha finito per farsi scivolare addosso fin troppe delusioni e ferite procuratele dal marito. Un marito al quale, purtroppo, Anna ha confidato di non avere il coraggio di gridare: “È finita“.

segnali che è finito l'amore
Relazione al capolinea (Pinterest) – GRAZIAMAGAZINE.IT

Quante di noi, leggendo la storia di questa donna, potrebbero dire di essersi ritrovate nei patemi d’animo raccontati da Anna, come pure nelle sensazioni da lei descritte? Non sappiamo di preciso se la nostra protagonista abbia avuto la forza di liberarsi di un legame che non la rendeva più felice. Di certo, però, il solo fatto di averne preso coscienza le avrà permesso di maturare delle consapevolezze indispensabili per il suo futuro.

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