Scioglimento ghiacci: toccato a maggio il nuovo (allarmante) minimo storico

Scioglimento ghiacci all’estremo Nord del pianeta: nuovo minimo record nel 2023, secondo Copernicus ECMWF. Allarme degli esperti, corsa ai ripari per non ritrovarsi sulla via del non ritorno.

Polo Nord ghiacciaio
Orso polare in Antartide (instagram) – GRAZIAMAGAZINE.IT

Costantemente sorvegliato, l’Antartide sta mandando segnali preoccupanti. L’ecosistema è compromesso e la realtà è ben evidente. Il ghiaccio marino antartico ha raggiunto livelli minimi, mai registrati, nel 2023, con una media di 8,8 milioni di chilometri quadrati, 1,8 milioni al di sotto della media storica di maggio.

I dati satellitari del Copernicus, il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, confermano una diminuzione del 17% rispetto alla media. Un allarme delineato da tempo ormai.

Le concentrazioni più basse sono state riscontrate nei mari di Weddell, Bellingshausen, mentre nel mare di Amundsen, le concentrazioni sono rimaste superiori alla media. Copernicus osserva che quelle inferiori, sono legate a temperature superficiali dell’aria più elevate rispetto alla media.

Scioglimento ghiacci in costante erosione: la circostanza ha toccato i minimi storici, i provvedimenti sono necessari

Distacco di un ghiacciaio
Polo Nord (Instagram) – Graziamagazine.it

Le attività industriali hanno portato a un aumento delle emissioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera. Questo gas contribuisce all’effetto serra e all’aumento della temperatura terrestre. La bruciatura di carbone, petrolio e gas naturale, per produrre energia e alimentare, l’industria e i trasporti , ne rilasciano grandi quantità.

Sono i colpevoli del riscaldamento globale e dello scioglimento, inesorabile, dei ghiacciai. Ad avallare il tutto, anche la continua deforestazione su vasta scala, principalmente per far spazio all’agricoltura o all’espansione urbana. Lo scempio riduce la capacità di assorbimento di CO2 degli alberi.

Queste cause contribuiscono al riscaldamento globale e al conseguente scioglimento dei ghiacciai, che a sua volta portano all’innalzamento del livello del mare. Secondo segnali e osservazioni raccolti dai satelliti, i ghiacciai antartici Pine Island e Thwaites hanno raggiunto un punto di non ritorno.

I dati alla mano, evidenziano l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico e adottare misure per mitigare gli effetti dello scioglimento dei ghiacciai. Le conseguenze significative che includono l’innalzamento del livello del mare anche fino a 3 metri.

Può causare la perdita di habitat per molte specie animali e vegetali, sia marine che terrestri, con il rischio di estinzione per le specie che non sono in grado di adattarsi ai nuovi ambienti. Lo scioglimento dei ghiacciai può influire sulla salinità e sulla temperatura dell’acqua negli oceani.

Ghiacci si sciolgono
Polo Nord ricerche

Parafrasando una terribile realtà della cronaca, è come un “attacco terroristico” nei confronti della natura, un colpo basso senza rendere conto delle bellezze del Creato: non c’è più tempo da perdere.

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