Devi davvero contare le calorie del tuo pasto libero se stai seguendo una dieta ferrea? La verità, come al solito, è nel mezzo: ti sveliamo tutti i pro e i contro di questo atteggiamento
Stai seguendo una dieta rigida in vista dell’inizio dell’estate – che richiede una forma fisica impeccabile da esibire in spiaggia -, oppure per motivi che hanno a che fare con la salute? Ebbene, come saprai benissimo anche tu, durante la bella stagione le occasioni per concedersi pranzi e cene fuori casa si moltiplicano letteralmente.
Il concetto di pasto libero, comunemente accolto dalle diete “vecchio stampo”, va letteralmente a farsi benedire, soppiantato da svariati pasti consecutivi in cui prestare attenzione a qualità del cibo e calorie diviene letteralmente impossibile. Ma anche nel caso in cui fossimo ineccepibili e riuscissimo a portare avanti il nostro regime alimentare senza mai sgarrare, come comportarsi quando si tratta del tanto atteso pasto libero?
Alcuni ti suggerirebbero di contare l’introito calorico settimanale, in maniera tale da farci rientrare lo “sgarro” – anche se, diciamocelo, parlare di sgarro potrebbe ormai risultare anacronistico -, altri ti consiglierebbero di vivere i momenti di convivialità con spensieratezza, senza preoccuparti del peso sulla bilancia.
Ma qual è, andando a scavare nel profondo, il comportamento più giusto da tenere se si vuol cercare di rispettare la dieta? La risposta, come in ogni circostanza, è sempre nel mezzo!
Pasto libero, devi davvero contare le calorie se sei a dieta? Ti sveliamo la risposta
No, non è assolutamente obbligatorio monitorare le calorie dell’intera settimana, in maniera tale che lo “sgarro” possa esservi incluso. Questo tipo di atteggiamento, infatti, andrebbe ad instillare nella tua mente il terrore di non poter commettere nessun “passo falso” in materia di dieta, con il rischio che ciò comprometta (talvolta, anche pericolosamente) il tuo rapporto col cibo.
In parallelo, sfondarti di alimenti ricchi di grassi e zuccheri extra non è un’operazione che ti suggeriamo, a fronte delle problematiche (in termini estetici, ma soprattutto di salute) che ne potrebbero derivare.
Nel caso in cui il tuo obiettivo sia semplicemente quello di perdere peso, o meglio ancora di effettuare una ricomposizione corporea, non è assolutamente necessario conteggiare le calorie assunte. Ti basterà seguire il piano alimentare stilato dal tuo nutrizionista per la maggior parte del tempo (un 80% circa), e concederti gli sfizi che più ti aggradano nella restate parte di tempo (il 20%).
La questione cambia parzialmente laddove tu ti fossi posto obiettivi che concernono l’universo sportivo. Se stai seguendo una programmazione specifica per aumentare la massa muscolare, oppure per partecipare ad una gara di fitness, allora il discorso del conteggio dei macros potrebbe esserti imposto dal tuo stesso personal trainer.
In caso contrario – e cioè per tutte quelle persone che desiderino semplicemente tenersi in forma, senza obiettivi agonistici – il conteggio delle calorie è non solo non necessario, ma anche fortemente sconsigliato dagli esperti. Perché, d’altronde, privarci dei piaceri e delle gioie che solo il cibo sa regalare?