“Mio padre preferisce la partita alla mia laurea”: la sconvolgente storia di Marta

Marta dichiara qualcosa di allucinante soprattutto per chi come lei raggiunge un traguardo importantissimo nella propria vita: il sospirato giorno della laurea.

Roma disputa la partita
La Roma disputa la partita (instagram)GRAIAMAGAZINE.IT

Marta è una studentessa come tante altre con un sogno: festeggiare la propria laurea. Quel momento è arrivto e sarà tra pochissimo tempo. Festeggiamenti, spumante, cin cin in un’apoteosi di felicità per la proclamazione tanto agognata negli ultimi anni.

Tutti aspettano il gran giorno; amici, conoscenti, vicini di casa, mamma e…basta. Il papà di Marta dove lo mettiamo? In un posto della tribuna per il prossimo incontro di calcio Roma-Siviglia. La città di Budapest ospiterà il match tra le due squadre per il trionfo del vincitore.

Proprio così, il papà della giovane ragazza, un uomo di 60 anni con la forte passione per la squadra giallorossa, se ne starà beatamente seduto a godersi in prima fila la partita di pallone. Per lui è un dovere tifare e dare manforte a quattro calciatori strapagati e non alla figlia.

Marta delusa dal comportamento del padre: la partita annulla nella sua mente la prossima laurea

cappello e pergamenna di laurea
cappello e pergamenna di laurea(instagram)GRAZIAMAGAZINE.IT

Sì, perchè lui ha già dichiarato che nel gran giorno in cui la ragazza diventa dottoressa non sarà presente. E’ vitale che sia oltreconfine italiano perchè la propria passione sono i tiri in porta e non l’entusiasmo e l’orgoglio della figlia che otterrà la corona di alloro.

E’ proprio Marta a dichiararlo in diretta e in piena notte in un noto programma radiofonico suscitando non poco stupore:

“Mi chiamo Marta e vorrei raccontarvi una cosa che mi sta facendo rimanere male. Mercoledì mi laureo in biologia, ma mio padre non sarà alla cerimonia perché mi ha detto di aver trovato dei biglietti per la finale di Europa League tra Roma e Siviglia a Budapest. Per un uomo di 60 anni la laurea della figlia viene dopo la sua squadra di calcio”.

Cero c’è da rimanere di stucco per la sua confessione, tra il riso e il faceto risultava chiaro che la studentessa aveva il cuore dolorante per la scelta del proprio padre. La laurea e la partita accadono nello stesso giorno ma lui nel frattempo si era adoperato mica per trovare un regalo alla figlia?

No di certo, ha fatto di” meglio”; è impazzito per andare alla ricerca del biglietto che gli assicurasse la sua partecipazione alla finale di Europa League.

Bandiera giallorossa allo stadio
Bandiera giallorossa allo stadio (instagram)GRAZIAMAGAZINE.IT

Caro signore, la vita è anche questa, ma si ricordi che il tempo mette tutti al loro posto e un domani quando lei avrà un disperato bisogno di sua figlia…sarà impegnata in una seduta dall’estetista. Buona partita.

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