La palpata “durata pochi secondi” non è reato: assolto un bidello

La palpata “durata pochi secondi” non è considerata come reato: assolto un bidello della provincia di Roma. Non sono mancate le proteste da parte degli studenti

La palpata "durata pochi secondi" non è reato
Palpata (Canva) – GRAZIAMAGAZINE.IT

Nel corso del 2022 appena trascorso e in questo metà anno 2023 abbiamo assistito ad innumerevoli episodi di violenza sessuale ai danni delle donne. Questo fenomeno – se così vogliamo intenderlo – può manifestarsi in diverse forme, includendo più atti coercitivi che riguardano per l’appunto la sfera intima e sessuale. Come si concretizza? Avviene con un rapporto fisico non consensuale, con le molestie all’interno della propria abitazione o nell’ambito lavorativo, con lo stalking. 

Analizziamo più da vicino il fenomeno delle molestie che può verificarsi in diversi ambiti, ad esempio nel contesto in cui si lavora, negli spazi pubblici e addirittura a scuola. Questo può includere non solo un commento di cattivo gusto, una battuta fuori luogo, un toccamento e delle avances che non solo non sono desiderati, ma diventano forzate e di natura intrusiva nei confronti dell’altra persona. Ma vediamo più da vicino quanto accaduto ai danni di una studentessa di 17 anni. 

Bidello assolto dopo la palpata ad una studentessa: per i giudici si tratta di una “manovra maldestra”

Assolto bidello della provincia di Roma
Violenza (Canva) – GRAZIAMAGAZINE.IT

Siamo ad Avola e torniamo indietro nel 2022: il bidello dell’istituto Cine Tv Roberto Rossellini di Roma viene accusato da una studentessa di averla palpata, toccandole i glutei. Oggi arriva la sentenza per l’uomo che è stato assolto in quanto, secondo il pensiero dei giudici, “non c’è indugio del toccamento”. Quanto accaduto, infatti, può essere considerato un atto scherzoso e una manovra maldestra da parte del responsabile – questa le parole pronunciate in aula.

La dinamica dei fatti raccontata dalla ragazza vede che mentre era intenta a salire le scale della sua scuola ha sentito qualcuno infilarle le mani nei pantaloni e toccarle i glutei. Il palpeggiamenti sarebbe durato all’incirca pochi secondi. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna di tre anni di reclusione, ma secondo il parere dei giudici da parte del bidello non vi era l’intenzione di molestare la minore. 

Parlando in termini tecnici si sarebbe trattata di una “manovra maldestra senza concupiscenza”. Immediatamente si è scatenata l’ira da parte della Rete Studenti: i ragazzi hanno espresso tutto il loro disappunto rispetto a quanto accaduto, sostenendo di avere la necessità di sentirsi sicure nell’ambiente scolastico, dove dovrebbe essere garantita la giustizia e dove ogni violenza dovrebbe essere prontamente punita. 

Il giudice si esprime in favore del bidello
Giudice (Canva) – GRAZIAMAGAZINE.IT

“Ancora una volta questo non succede”, queste sono state le parole della coordinatrice della  Rete Studenti. 

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