Carenza di vitamina A, te ne accorgi da questi sintomi: come prevenirla, e cosa mangiare per cercare di contrastarne gli effetti
Indispensabile al pari di tutte le altre vitamine che assumiamo tramite l’alimentazione, la vitamina A è nostra alleata specie nelle ore notturne. Infatti, è necessario assumerla proprio per garantire la funzionalità delle cellule nervose sensibili alla luce, che ci aiutano così a mantenere la visione notturna.
Come se non bastasse, questa sostanza è fondamentale per una lunga lista di altre funzioni svolte dall’organismo: dalla preservazione della pelle alla crescita dei tessuti, dalla protezione dalle infezioni alle ormai note proprietà antiossidanti. Un impoverimento di vitamina A è una condizione che nessuno di noi dovrebbe mai sperimentare. Le conseguenze negative che il nostro corpo arriverebbe ad accusare, infatti, sono oltremodo pericolose e allarmanti.
Qualora il vostro organismo fosse povero di vitamina A, ve ne accorgereste da una lunga lista di sintomi che non tarderebbero a manifestarsi. In primo luogo, i tessuti della pelle e gli occhi si disidraterebbero con fin troppa facilità, esponendovi costantemente al rischio di contrarre infezioni. In secondo luogo, potreste iniziare a soffrire di cecità notturna, essendo la vitamina A imprescindibile per mantenere la visione nelle ore in cui cala il sole.
Qualora non adottaste dei corretti comportamenti per reintegrare una dose sufficiente di tale sostanza, il pericolo che potreste ritrovarvi a fronteggiare è proprio quello di sviluppare una cecità completa.
Fortunatamente, per scongiurare una situazione di tal tipo, sono molti gli escamotage per correre ai ripari e per fare in modo di assumere la corretta quantità di vitamina A. Il primo alleato non può che essere, per forza di cose, l’alimentazione.
Tutti quei vegetali e quei frutti che hanno una caratteristica colorazione gialla/arancione, infatti, sono ricchi di vitamina A: dal tuorlo d’uovo ai pomodori maturi, dal melone alla zucca gialla. Una consistente dose di tale sostanza è contenuta anche nel latte e nei suoi derivati, che dovreste aver cura di assumere con regolarità.
Qualora tali accorgimenti non dovessero rivelarsi sufficienti, è opportuno che consultiate il vostro medico di fiducia per svolgere degli esami più approfonditi a riguardo. Vi sono determinate patologie, infatti, che potrebbero compromettere seriamente l’assunzione di vitamina A, quali la diarrea cronica, la fibrosi cistica e la celiachia.
Nel caso in cui foste affetti da tali patologie e, dunque, carenti di vitamina A, l’unica strada da imboccare è quella di un percorso di cure mediche. In tutte le altre circostanze, non c’è nulla che non possiate risolvere senza il contributo del cibo che mangiate ogni giorno.