Alimentazione in gravidanza, perché è importante gestirla al meglio: i rischi per la salute

Alimentazione in gravidanza: si mangia davvero per due? No, in questa fase l’apporto calorico deve essere più che mai bilanciato.

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Come gestire l’alimentazione in gravidanza (Canva) – GRAZIA MAGAZINE.IT

C’è un vecchio detto delle nostre nonne che dice che “in gravidanza si deve mangiare per due” per cui l’esagerato aumento di peso è giustificato dalla necessità di dover nutrire anche il nascituro. Certamente, è necessario coprire il fabbisogno del bambino, soprattutto a partire dal secondo trimestre, ma questo non vuol dire che durante i 9 mesi di gestazione di possa e debba avere un’alimentazione incontrollata.

Anzi, è importante scegliere bene e preferire più che mai la qualità alla quantità degli alimenti, e in ogni caso l’alimentazione in gravidanza è determinata dalla situazione pre-gestazione della donna.

Perché è importante gestire al meglio l’alimentazione in gravidanza

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L’aiuto dello sport in gravidanza (Canva) – GRAZIA MAGAZINE.IT

Il leggero aumento dell’energia ovvero dell’apporto calorico che comincia ad essere necessario dal quarto mese di gravidanza, consente di coprire il fabbisogno del feto. Secondo di dati del Ministero della Salute si parla di un aumento pari a 350 kcal al giorno che diventano poi 460 kcal nei mesi finali della gestazione.

Come si accennava prima prima, però, l’alimentazione in questo periodo, e di conseguenza l’aumento dell’apporto calorico, è determinato soprattutto dalla situazione pre-gravidanza della donna. Una condizione di sovrappeso o obesità prima della gestazione, così come l’eccessivo aumento di peso durante i 9 mesi, possono comportare rischi anche importanti come lo sviluppo del diabete gestazionale, l‘ipertensione gravida, la pre-eclampsia o la macrosomia fetale quando cioè il bambino alla nascita pesa più di 4 kg.

Sono rischi questi che fanno male alla mamma ma che espongono anche il nascituro allo sviluppo, per esempio, di patologie cardiovascolari o malattie croniche come il diabete di tipo2 o l’obesità.

Allo stesso tempo però, una condizione di malnutrizione o carenza di sostanze importanti rappresentano comunque un rischio per il feto, in questo caso esposto a basso peso alla nascita, parto pretermine, infezioni e predisposizione allo sviluppo di patologie croniche nel medio-lungo termine.

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Il rischio di diabete gestazionale (Canva) – GRAZIA MAGAZINE.IT

Il controllo del peso in questa fase passa anche dalla pratica sportiva; per gli esperti della Fondazione Veronesi, non solo è possibile fare sport in gravidanza ma è anzi opportuno e consigliato. Bastano anche 30-40 minuti al giorno di attività aerobica per far star bene la mamma e il bimbo.

L’Istituto Superiore di Sanità ha stilato una tabella sugli alimenti consigliati e quelli da evitare, ma è chiaro che in particolari situazioni come possono essere l’obesità o il sottopeso è importante farsi seguire da un nutrizionista.

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