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Lifestyle

Alcune curiosità interessanti sul caffè e su come lo gustano gli italiani

Il caffè rappresenta una delle abitudini quotidiane più importanti per la cultura italiana. I dati mostrano chiaramente quanto questa bevanda sia parte integrante della routine nazionale, tanto che nelle regioni del Nord-Ovest e del Centro-Sud si superano i 17 caffè a settimana. Inoltre, in media gli uomini bevono 17,9 caffè a settimana, mentre le donne ne consumano leggermente meno, con una media settimanale di 15,7. Le preferenze variano anche in base all’età e al genere. Gli uomini sopra i 45 anni mostrano una predilezione per il caffè puro, mentre le donne più giovani tendono a preferire varianti come il macchiato.

Non solo numeri: ecco alcune curiosità

Gli orari in cui il caffè viene consumato non sono casuali, ma seguono delle tappe precise che scandiscono la giornata. La mattina presto rappresenta il momento dove il caffè è il vero protagonista, per dare la carica. Dopo pranzo la bevanda assume spesso una funzione digestiva e di ripresa mentre la sera, soprattutto dopo cena, diventa per molti un rito rilassante o sociale. La frequenza e la costanza con cui viene assunto testimoniano un’abitudine consolidata che va ben oltre la semplice necessità di energia.

Dal punto di vista dei metodi di preparazione, la moka continua ad essere il sistema preferito dagli italiani. A livello di alternative alla moka riscuotono un grande successo anche le capsule caffè, oramai reperibili facilmente online presso i migliori store digitali. Anche le cialde stanno scalando velocemente la classifica di gradimento dei bevitori di caffè tricolori. E le tecnologie prendono sempre più spesso piede nelle nostre case, grazie alle macchine per il caffè di ultima generazione, sempre più smart e hi-tech. Innovazione ma anche tradizione, perché resistono ancora oggi veri e propri capisaldi della storia del caffè italiano, come la classicissima caffettiera napoletana.

Dal caffè puro al cappuccino: i gusti italiani

Il caffè puro, nella sua forma più semplice ed essenziale, rimane il più consumato in assoluto. A seguire si trovano il cappuccino, molto amato soprattutto al mattino, e il caffè macchiato, che combina la forza dell’espresso con la delicatezza del latte. Poi si affiancano altre bevande alternative come l’orzo e il ginseng, che comunque non riescono a mettere a repentaglio il dominio del caffè a livello nazionale.

Quando si parla di caffè, però, non si fa riferimento solo al gusto. Il profumo, il colore della bevanda nella tazzina e persino il suono della macchina che lo prepara aiutano a creare un’esperienza totale. Un terzo delle persone dichiara di apprezzare proprio quel suono caratteristico, collegandolo ai momenti di calma o di attesa piacevole. L’aspetto visivo e olfattivo assume così un ruolo preponderante, quasi quanto il sapore, rivelando quanto il rito del caffè sia il frutto di un mix sensoriale.

Anche la tazzina di caffè è diventata, nel tempo, un vero e proprio simbolo della cultura italiana. Non è un semplice contenitore, ma rappresenta un gesto, un’idea, uno stile di vita. È un segno riconoscibile che comunica sensazioni come il piacere quotidiano, l’identità e ovviamente i ricordi familiari.

Claudia Colono

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Claudia Colono