Affetta da una rara sindrome, la medicina le consente di diventare mamma: “Credevo di non avere possibilità”. Toccante testimonianza
Coppia (Canva) – GRAZIAMAGAZINE.ITRimanere incinta non è così semplice come si ritiene: sono davvero molteplici le difficoltà che possono essere riscontrate non solo nel momento del concepimento, ma anche durante i primi mesi. Le coppie affrontano tanti problemi legati, ad esempio, alla fertilità sia maschile che femminile. Tutto può essere generato anche da disfunzioni ormonali. E ancora, l’età può divenire un grande punto interrogativo, per non parlare poi di sindromi legate alle ovaie.
È importante sottolineare che ogni situazione è unica e diversa, ragion per cui le soluzioni possibili vanno trovate con il proprio medico di fiducia. Oggi vogliamo parlarvi di una storia che ha profondamente toccato il web: una donna affetta da una rara sindrome genetica credeva che non sarebbe mai potuta rimanere incinta. Dopo diversi tentativi e approcci medici riesce a dare alla luce il suo bambino: seguiamo tutto il suo iter.
Una rara sindrome non le permette di diventare mamma: ci riesce dopo un lungo procedimento medico
!["Credevo di non avere possibilità"](https://www.graziamagazine.it/wp-content/uploads/2023/07/gravidanza-grazia-magazine-110723-1.jpg)
Come si stava menzionando in precedenza, la gravidanza comporta non poche difficoltà: anche lo stesso concepimento può risultare difficile e purtroppo non per tutti. Malattie, fertilità, età avanzata, fattori genetici: tutti aspetti che possono ostacolare il desiderio di una donna di rimanere incinta. La storia di oggi racconta della determinazione di una trentaduenne torinese riuscita a coronare il suo sogno di diventare mamma.
Tanti i tentativi di concepire un figlio, ma a causa di una sindrome genetica molto rara le era stato detto di non avere alcuna speranza. Grazie al personale medico della Città della Salute di Torino è riuscita non solo a portare avanti la gravidanza, ma anche a partorire il suo primo figlio. Si è sottoposta a diverse cure a seguito di quello che è stato il programma di Procreazione Medicalmente Assistita. “Ancora un parto che ha del miracoloso” – queste le parole del direttore generale.
La donna, affetta da sindrome di Alström, stringe tra le braccia un maschietto di oltre 3 kg e soprattutto in ottima salute. Un procedimento davvero molto lungo, dove la paziente è stata sottoposta a diversi trattamenti, come ad esempio la stimolazione ovarica. In tutto questo processo è stato fondamentale l’intervento combinato non solo dell’istituto di Torino, ma anche dell’ambulatorio di gravidanze a rischio della neonatologia universitaria.
![Il supporto dell'ospedale di Torino](https://www.graziamagazine.it/wp-content/uploads/2023/07/ospedale-grazia-magazine-110723.jpg)
Parliamo di un grandissimo passo avanti nelle scienze, perché si tratta di uno dei primi casi al mondo di donna affetta da questa sindrome, di dare alla luce un bambino.